Ci siamo lasciati con questo articolo di un anno fa in cui vi raccontavo la mia rinascita, dopo un anno e mezzo da quando avevo adottato il mio nuovo stile di vita dove omeopatia, yoga, alimentazione e stile alimentare sano ne facevano da padrona. Oggi sono qui per darvi un aggiornamento e il titolo fa da spoiler per raccontarvi che la mia storia prosegue con il lieto fine.
Ho raccontato la prima volta la mia storia con l’endometriosi il 21 Settembre 2020, da allora ne sono successe di cose e oggi sono qui di nuovo a raccontarmi, ancora una volta per trasmettere il mio messaggio fatto di speranza, gioia e infinità felicità.
Settembre 2020, ero appena tornata da una fantastica esperienza, fatta di yoga, meditazione, tanta, e natura. Il mio primo corso di formazione di yoga per gli adulti. Tre settimane dispersa tra le colline toscane per proseguire la mia formazione verso il nuovo lavoro che mi stavo costruendo.
L’anno prima ero diventata Insegnante di Yoga per bambini e l’anno dopo mi sentivo pronta a lanciarmi nella mia formazione di Yoga per gli adulti.
Un viaggio dentro di sé
Questo tipo di percorso formativo è come al solito un viaggio dentro di sé, dove devi essere disposto a metterti in gioco e nel caso a tirar fuori gli scheletri nell’armadio ed affrontarli senza paura ma con consapevolezza.
Durante il ritiro presso Villa Vindravana, tutte le mattine ci svegliavamo alle 5, senza parlare tra noi compagne, fino alla fine 9 quando terminavamo la meditazione e si andava a colazione.
Le prime settimane abbiamo sperimentato la meditazione vipassana per poi passare alla tantrica. Grazie alla quotidianità della pratica così profonda, ho potuto affrontare i miei di scheletri nell’armadio.
È stato durante queste settimane tra il passaggio dalla meditazione vipassana alla tantrica, quasi a fine percorso che una mattina è arrivato chiaro il messaggio, ora raccontarne mi fa sentire libera e ha perso a distanza di mesi il suo effetto sorpresa, anzi mi appare banale, facile, intuibile è sempre stato sotto gli occhi, ma mai nero su bianco e nitido come quella mattina.
Stavo facendo tutto bene da anni mi curavo con l’omeopatia, l’agopuntura, la moxa, la coppettazione, il percorso con la psicologa, il cambio di lavoro, di stile di vita, l’alimentazione, lo yoga.
Ma ancora qualcosa non andava, non bastava. Non dico che volessi sentire l’assenza del dolore, durante il ciclo alla fine anche la persone più sana e senza endometriosi un po’ di dolore può provarlo.. Ma c’era ancora qualcosa, dentro di me pensavo sempre al perché della cronicità di questo “dolore”, al perché di una malattia cronica, insomma ero disposta a mettermi in gioco e andare a fondo e sentivo di essere sulla strada giusta.
Ed ecco chiaro e limpido: avevo imparato a stare male, sì proprio così, ma la cosa più grave è che avevo imparato che stando male, avrei ricevuto affetto e attenzioni, amore.
I miei ‘scheletri nell’armadio’
Quando ero piccola ero la tipica bambina che..’ne aveva sempre una’ fisico gracile non mangiavo, timida, molto introversa, i miei genitori litigavano spesso, non si sono separati ma ai tempi avrebbero dovuto, litigate infinite senza controllo, mia mamma con un esaurimento nervoso, mio padre che se ne andava per giorni, ma se io stavo male, ecco che tutto si placava, ecco che papà tornava che le attenzione ricadevamo su di me e anche se stavo male, andava bene così.
Ecco spiegato il legame tra me e la cronicità di una malattia.
Da quando ho questa nuova consapevolezza, il dolore non c’è più, io mi sento molto meglio, mi sento forte, indipendente, sento che posso scalare una montagna. Da quel momento è stato un bellissimo viaggio in salita che ancora mi sto godendo.
Fertilità ed Endometriosi
20 Febbraio 2021. La data del mio compleanno, la data del compleanno dei miei 30 anni. Per quanto avessi fatto un fantastico lavoro di consapevolezza, come un turbine fui travolta nella settimana del mio trentesimo compleanno, da mille ansie e paure. Ovvio sfido chiunque, dopo 10 anni di visite e terrorismo psicologico e frasi ripetute:
” Fai un figlio e starai meglio ”
” Entro i 30 anni dovresti avere un bambino, perché poi le tue possibilità saranno nulle ”
” Sappi che nelle tue condizioni dopo i 30 anni potresti non riuscire più a diventare mamma “.
Decisi a quel punto di affrontare questa nuova fase facendo un nuovo percorso dalla psicologa, questa volta diverso, incentrato sulla paura e sul voler tagliare il cordone da quel meccanismo malato che inconsciamente avevo instaurato dentro di me e affrontare dunque con un professionista anche quanto emerso durante la meditazione: imparare a stare male, per ricevere amore.
Affrontare la maternità
Durante il percorso con la psicologa continuavo a imbattermi sul tema maternità, sulle mie paure, sulla visione di me come mamma, su quel pensiero inconscio per cui per me sarebbe stato impossibile, per cui io non ce l’avrei fatta, perché…perché il mio fisico lo viveva ancora come una minaccia? perché ero ” condannata “? Perché i medici potevano avere ragione?
Fu allora che decisi di intraprendere e arricchire il mio percorso di formazione, approfondendo lo Yoga specializzandomi nello YIN YOGA. Un corso che ho amato poiché oltre ad affrontare la storia, lo sviluppo e la pratica, avremmo approfondito anche l’anatomia energetica con un introduzione alla Medicina tradizionale cinese e nuove tecniche di meditazione più vicine a quella taoista.
Grazie a questo corso e a spunti di agopuntura e digito pressione, ho imparato ad aiutarmi nel riportarmi in equilibrio, ma soprattutto questo tipo di pratica e meditazione sono stati un ottimo alleato, contro la depressione in cui stavo cadendo a causa del compimento dei 30 anni e di tutto quello che ne è conseguito nella mia mente.
La visita ginecologica di controllo dopo 4 anni
Iniziai dopo mesi a visualizzare una me nuova, una me orientata ad una maternità che non mi sarebbe stata negata chissà per quale ragione nella mia testa. Decisi quindi di prendere appuntamento e verificare lo stato della mia endometriosi e quell’assenza di dolore se a qualche cambiamento aveva effettivamente portato.
Scelsi la dott. Marra come ginecologa per la visita di controllo, lista di attesa lunghina, visita prenotata ad Aprile per Dicembre, ma non avevo fretta e sapevo che ne valeva la pena.
..e poi la sorpresa ad Agosto dovevo incontrare degli amici al mare e pensavo “uff in quegli stessi giorni avrò il ciclo, che sfortuna” l’incontro di rimandato di una settimana e in montagna e pensai..” uff.. in quei giorni avrò il ciclo..” In realtà il ciclo doveva essermi già arrivato da un pezzo, rifaccio i calcoli e controllo: ok, facciamo un test di gravidanza. Risultato: test positivo.
Chiamo la ginecologa, visita anticipata, il prelievo e l’ecografia conferma il tutto, sono incinta.
Ma non solo la ciste di endometriosi nell’ovaio sx si è ridotta, da 3 cm è passata a 1 cm, esulta anche la dottore ” Evvai, grande! ”
E oggi sono qui al settimo mese a raccontarvi che la mia storia prosegue con un mio lieto fine che è l’inizio di un bellissimo viaggio che durerà per tutta la vita.